Categoria: L’ECONOMIA NELL’IMPERO

L'ECONOMIA DEL TARDO IMPERO

L’ECONOMIA DEL TARDO IMPERO

L'economia romana è stata per molti secoli tra le più solide del Mediterraneo. Roma era il centro fondamentale di una rete commerciale che in vari periodi si estendeva in quasi tutta l'Eurasia e il Nordafrica. Alcuni studiosi sostengono che, fino al II secolo, l'Impero romano avesse l'economia più potente del mondo. Le invasioni barbariche e la coerenza per l’Italia delle stesse province, tuttavia, avrebbero rappresentato un sostanziale rovesciamento delle sorti, contribuendo a un periodo di declino e stagnazione. Le riforme di Costantino segnarono l'inizio di una parziale rinascita, ma tutto questo muterà già dopo la sua morte. Uno dei fondamenti economici dell'impero era il commercio. Lo Stato controllava strettamente sia il commercio interno che quello internazionale e manteneva il monopolio dell'emissione di moneta ...
L'ECONOMIA NELL'IMPERO TRA IL Iº E IL IIº SECOLO

L’ECONOMIA NELL’IMPERO TRA IL Iº E IL IIº SECOLO

L'economia dell'Impero è favorita dalla romanizzazione delle province. La Gallia diventa il centro dell'agricoltura in Occidente, la Spagna è un grande esportatore di alimenti e metalli. L'Africa fornisce beni pregiati, grano, schiavi e belve feroci per gli spettacoli del Circo. L'industria non riesce davvero a svilupparsi, come in tutta l'antichità, per via della disponibilità di schiavi. L'Oriente ha una superiorità economica superiore all'Occidente, fornendo prodotti artigianali di squisita fattura e merci preziose, oltre a far da tramite negli scambi con l'India e la Cina. Ma il risultato è che l'Occidente si impoverisce per via della concorrenza delle province e l'Italia ne soffre grandemente. La bilancia commerciale è spesso in deficit e i tributi degli stati sottomessi non bastano a colmare il deficit. A ciò si aggiunge la diffusione della malaria e il calo demografico. Intere aree geografiche d'Italia si spopolano, con conseguente abbandono delle campagne e diffusione del latifondo. I ...