Categoria: SOCIETAS
I GRANDI AVVOCATI DELL’ANTICA GRECIA
L'articolo si focalizza sull'analisi delle figure di quattro eminenti oratori dell'antica Grecia: Lisia, Isocrate, Demostene ed Eschine. Ogni uno di questi personaggi ha lasciato un'impronta significativa nella storia della retorica e dell'arte dell'oratoria, contribuendo in modo unico allo sviluppo di questo campo e influenzando profondamente la società e la politica dell'epoca. Lisia, vissuto intorno al 459 a.C., emerse come un oratore versatile e influente nell'Atene democratica. Il suo percorso personale, segnato dalla confisca dei beni e dal ritorno dopo la caduta del regime oligarchico, alimentò la sua abilità nell'uso di storie personali e aneddoti per coinvolgere il pubblico. Isocrate, che visse tra il 436 e il 338 a.C., si distinse per la sua innovazione nell'educazione retorica. Fondò una scuola che mirava a istruire i giovani cittadini nell'arte del discorso persuasivo, introducendo l'idea di utilizzare l'oratoria come strumento per la formazione morale e politica dei cittadini. Demostene, nato nel 384 a.C., ...
SOCRATE: IL FILOSOFO SILENO
Socrate è una figura fondamentale nella storia della filosofia antica, vissuto ad Atene nel V secolo a.C. La sua dottrina si basava su un metodo di interrogazione critica e ricerca della verità attraverso il dialogo. Contrariamente a scrivere opere, il suo insegnamento era prevalentemente verbale e interattivo. Socrate credeva che la conoscenza fosse il fondamento della virtù e che l'autocoscienza fosse cruciale per il miglioramento personale. La celebre massima "conosci te stesso" rifletteva la sua convinzione che l'autoesame fosse il punto di partenza per una vita più saggia e moralmente corretta. Il suo metodo socratico coinvolgeva il porre domande provocatorie per sondare le convinzioni delle persone, rivelando le contraddizioni e spingendole a riflettere più profondamente. Questo approccio cercava di sgretolare le opinioni superficiali e favorire la scoperta della verità. Socrate non ha scritto opere filosofiche; la sua filosofia è soprattutto tramandata attraverso gli scritti dei suoi allievi, in particolare Platone ...
IL VINO E I SIMPOSI NELL’ANTICA GRECIA
I Greci davano grande valore alle bevande, considerandole parte integrante dell'esperienza culinaria. I Greci preferivano il vino, anche se conoscevano e talvolta bevevano la birra, soprattutto in Egitto, Siria e in Oriente. Nella cultura greca antica il vino veniva spesso mescolato con l'acqua prima di essere consumato. I Greci tenevano frequenti incontri pubblici e privati chiamati simposi. Si trattava di feste a base di bevute di vino, rigorosamente maschili, con discussioni filosofiche e musica di flauto. I simposi erano raramente frequentati da donne, a parte forse qualche prostituta e qualche flautista. I partecipanti a un simposio avevano un'età compresa tra i quattordici e i trent'anni e bevevano il vino da recipienti speciali noti come crateri. La conversazione spesso sfociava in discussioni filosofiche (e persino politiche). Poeti, cantanti e attrici professionisti intrattenevano i visitatori, mentre schiavi e cortigiane costose, note come hetairai, si occupavano di ogni loro esigenza. La serata si ...
IL DENARO NELL’ANTICA GRECIA
La storia dell'evoluzione del concetto di denaro nell'antica Grecia e a Roma, si concentra sulle diverse forme di monete utilizzate, il loro valore e le pratiche di prestito di denaro. Inizialmente, il denaro veniva utilizzato come misura della ricchezza, e nel corso del tempo le comunità greche adottarono monete ufficiali fatte di metalli preziosi. L'uso delle monete semplificò il prestito di denaro, sia tra individui che attraverso templi o banche. Il denaro era realizzato principalmente con metalli preziosi come l'oro, l'argento e il rame. Le monete avevano un valore determinato dal loro peso e furono utilizzate in diverse regioni per agevolare il commercio. Nel testo vengono citate diverse tipologie di monete, come la dracma, l'obolo, la mina e il talento, ognuna con il proprio valore specifico. È importante far rilevare che anche come le pratiche di prestito di denaro, fossero parte integrante dell'economia dell'epoca. Gli usurai fornivano finanziamenti a commercianti ...
LA MISURA DEL TEMPO NELL’ANTICA GRECIA
La complessità dei calendari greci nell'antichità era notevole, considerando che non esisteva un calendario unificato, ma diversi calendari adattati alle diverse città-stato greche. I meglio documentati sono il calendario ellenico basato sui cicli delle fasi lunari e quello dei giochi olimpici. Gli anni venivano spesso contati in relazione a eventi importanti. Gli antichi Greci usavano diverse forme di conteggio dei giorni, includendo l'uso di una meridiana e clessidre. Gli anni bisestili erano inseriti in modo non uniforme e i mesi potevano variare nella loro durata. Ogni città-stato aveva calendari diversi per scopi religiosi, politici e stagionali. Gli anni non erano elencati come oggi, ma erano spesso associati ai nomi di funzionari pubblici. Il fine settimana libero non esisteva e la durata dei giorni poteva variare a seconda delle stagioni. I calendari greci conobbero un'evoluzione, inclusi i cicli di Metone e Callippo, e questi calendari continuarono ad essere usati localmente anche ...
I FUNERALI E IL CULTO DEI MORTI
Nell'antica Grecia e Roma, i rituali funebri erano considerati cruciali per l'aldilà e la protezione dei vivi. I Greci e i Romani adottavano varie pratiche di sepoltura per onorare i defunti. Questo includeva l'uso di corredi funerari, quali abiti, armi e gioielli, per i defunti importanti. I primi Greci credevano che sogni di persone decedute fossero segni dell'aldilà, e l'inefficienza nei rituali funebri poteva impedire all'anima di unirsi ai morti. I Greci svilupparono complessi riti funebri, compresi lavaggio, unzione con olio e canti di lutto. Cortei accompagnavano il defunto al cimitero, e la tomba veniva segnata da lapidi o oggetti di pietra. Nel corso dei secoli, le pratiche di sepoltura in Grecia cambiarono. Dall'uso di piccole tombe di pietra nell'anno 1000 a.C., si passò alla cremazione dei corpi e all'inumazione delle ceneri in vasi di ceramica tra il 1000 e il 750 a.C. Successivamente, i corpi venivano sepolti in fosse ...
MATRIMONIO E DIVORZIO
Il matrimonio nell'antica Grecia e Roma aveva lo scopo primario di produrre eredi e garantire la successione di nome, titoli e proprietà. Il divorzio era permesso in caso di infelicità coniugale, mentre la poligamia era limitata alla famiglia reale macedone. Le donne sposavano giovani, circa a 14 anni, spesso influenzate da motivi politici ed economici. Le usanze matrimoniali variavano tra regioni e periodi. Il matrimonio era più equo nel 200 a.C., con il divorzio accessibile a uomini e donne. L'amore divenne un motivo valido per sposarsi. A Sparta, le regole matrimoniali erano influenzate dalla legge e i matrimoni potevano avvenire tra i 18 e 20 anni. Nel complesso, l'obiettivo principale del matrimonio era la famiglia, e le leggi furono create per regolare il matrimonio e la cittadinanza, limitando l'acquisizione automatica di cittadinanza tramite il matrimonio ...
NASCITA E INFANZIA NELL’ANTICA GRECIA
Il padre, nell'Antica Grecia, può riconoscere il figlio entro il quinto giorno dalla nascita, e può anche abbandonarlo. Se decide di accettarlo, la nutrice lo presenta durante una corsa chiamata anfidromia intorno all'altare domestico. Successivamente, il bambino viene unto con olio e presentato davanti al focolare. Una festa familiare accompagna questa cerimonia, con una corona di ulivo o un ciuffo di lana adornando la porta a seconda del sesso. Dopo dieci giorni, il bambino riceve un nome e la festa si ripete con regali alla madre e un pasto. Queste pratiche religiose potrebbero aver ispirato alcune cerimonie cattoliche ...
IL CULTO DEGLI DEI IN GRECIA
I Greci antichi erano profondamente immersi in pratiche religiose, coinvolgendo rituali e cerimonie legate in ogni aspetto della vita come quella sociale, quella matrimoniale, la guerra e l'intrattenimento. Questi rituali erano essenziali per chiedere aiuto o protezione agli dei, e spesso comportavano offerte e sacrifici. I templi erano luoghi centrali per il culto, contenenti statue dei vari dei, e si credeva che gli dei stessi fossero fisicamente presenti nei templi. Anche le case avevano divinità patronali e spesso i greci offrivano piccole offerte ai luoghi naturali che si credeva fossero segnati dagli dei. Il calendario greco era pieno di festività religiose, e le pratiche di adorazione potevano svolgersi individualmente o in famiglia. I sacrifici, spesso di animali, erano il mezzo principale per onorare gli dei. La purificazione era un elemento essenziale prima dei rituali, spesso composta da lavaggi delle mani o riti più o meno estremi. Gli dei erano creduti ...
ORACOLI, INDOVINI E GIURAMENTI
Nella loro visione della divinazione e della profezia, contrariamente alla supposizione comune, i greci non usavano queste pratiche per prevedere propriamente il futuro, ma si rivolgevano agli dei per chiedere consigli e assistenza nel presente. Gli dei esercitavano un'influenza sulle vicende umane, portando i greci a credere che essi potevano interpretare la loro volontà. Il termine "manteia" era usato per riferirsi alle profezie e alla divinazione, mentre erano la preghiera e il sacrificio che miravano a ottenere il favore degli dei. Gli oracoli erano i luoghi in cui i greci ponevano domande agli dei e ricevevano le loro risposte. I veggenti e gli indovini ricoprivano ruoli importanti nella società greca. L'oracolo di Delfi, il più noto, era consultato per profezie divinamente ispirate. Tiresia era uno dei più famosi veggenti mitologici. Gli uccelli, il volo, e il comportamento degli animali erano spesso interpretati come segni divini. La divinazione era comune nella ...
IL SANTUARIO DI ASCLEPIO
Il santuario di Epidauro era dedicato a Asclepio, dio della salute, e famoso per guarigioni miracolose. La città greca di Epidauro aveva due moderne controparti: Palaia Epidavros e Nea Epidavros. Il santuario e il teatro antico sono Patrimonio Mondiale UNESCO. Nella storia, la città cambiò nome da Epíkaros a Epítauros e poi a Epídauros. Il culto di Asclepio prosperò e fu rinnovato da Adriano. Epidauro era un importante centro curativo, visitato da malati in cerca di cure, con il dio che dava consigli in sogno. L'efficacia delle cure era controllata dai sacerdoti, ma nonostante ciò, il culto ebbe grande influenza e il caduceo ne è simbolo. Nel santuario, c'erano strutture come l'àbaton, dove i fedeli cercavano guarigione, e il katagogion, struttura per l'ospitalità. Il tempio di Epidauro era dedicato a Asclepio, con uno spazio dorico e sculture pedimentali ...
I MISTERI DI ELEUSI
I Misteri Eleusini nell'antica Grecia comprendevano tutta una serie di cerimonie e i rituali che si svolgevano nei giorni dedicati a Demetra e Persefone. Dopo aver rappresentato il mito del Rapimento di Persefone da parte di Ade nei primi due giorni, Il terzo giorno era caratterizzato dal digiuno e da sacrifici per commemorare la tristezza di Demetra. Il quarto giorno vedeva una processione con il cesto sacro di Cerere, mentre il quinto giorno era noto come il Giorno delle Fiaccole. Il sesto giorno era dedicato a Iacchos, figlio di Giove e Cerere, con una processione solenne. Avvenivano poi anche la cerimonia di iniziazione di secondo e terzo grado, durante le quali si svelavano segreti e parole sacre. Questi riti facevano parte delle celebrazioni dei Misteri Eleusini Maggiori, importanti festività religiose dell'antica Grecia ...
FESTIVITÀ DELL’ANTICA GRECIA
Le festività nell'antica Grecia, erano celebrazioni legate ai dèi e agli eventi culturali. Le Olimpiadi e i Giochi Istmici erano importanti competizioni atletiche. Altre celebri festività religiose erano le Antesterie, dedicate al vino e a Dioniso, insieme alle Eleusinie, legate a Demetra e alla spiritualità. I rituali coinvolgevano la partecipazione della comunità e svolgevano un ruolo vitale nella cultura greca, influenzando l'arte, la letteratura e i drammi teatrali. Poeti come Esiodo e Omero riflettevano spesso su queste festività nei loro scritti. Le tradizioni culturali, i costumi e l'abbigliamento contribuivano a creare un senso di coesione sociale ...
LA PROSTITUZIONE NELL’ANTICA GRECIA
La prostituzione nell'antica Grecia era un fenomeno complesso per via di tutti gli aspetti legali, sociali e culturali che ne derivavano. In Grecia, le prostitute di entrambi i sessi erano presenti a causa di fattori come l'alto numero di schiavi, la discriminazione contro le donne nel lavoro e la mancanza di aiuti per i bisognosi. Le donne cittadine spesso erano isolate, portando molti uomini a cercare esperienze sessuali al di fuori del matrimonio, creando una forte domanda di prostitute. L'atmosfera gay dell'alta società contribuiva a un mercato di ragazzi adolescenti come compagni. Ad Atene, le prostitute erano schiave o straniere meticce. Le hetairai, prostitute di status sociale superiore, erano esperte in arti come la musica e la conversazione. Vivevano in "case" sorvegliate e intrattenevano gli ospiti durante banchetti alcolici. Erano soggetti comuni in pitture vascolari. Gli uomini potenti vedevano le hetairai come minaccia finanziaria. L'uso di metodi di controllo della ...
IL SESSO E L”OMOSESSUALITÀ NELL’ANTICA GRECIA
Gli antichi greci avevano una prospettiva completamente diversa sull'amore romantico e sulla sessualità rispetto a quella attuale. Le relazioni extraconiugali erano comuni tra gli uomini dell'antica Grecia e talvolta era di natura omosessuale, rivolte a uomini più giovani. Le relazioni tra eterosessuali anche con le professioniste del sesso erano comuni e a volte queste ultime avevano anche sfumature sentimentali. Lo scopo principale del matrimonio era quello di creare una famiglia, quindi i genitori spesso combinavano queste unioni. L'omosessualità era ampiamente accettata nella società greca. Era piuttosto frequente che un uomo cui piacessero le donne volesse poi anche sedurre dei giovani maschi. La tradizione voleva che in una relazione omosessuale, l'individuo più anziano, noto come erastes (l'amante attivo), cercasse appassionatamente un uomo molto più giovane, noto come diteromenos ("l'amato"). Questi incontri avvenivano spesso in palestra, dove gli uomini più anziani potevano ammirare le qualità e la bellezza dei più giovani ...
LA MEDICINA NELL’ANTICA GRECIA
Parlare della pratica medica nell'antica Grecia, significa parlare di Ippocrate di Cos, evidenziando la sua figura del medico e il suo giuramento ancora utilizzato da alcuni medici oggi. Importante era anche il culto del dio Asclepio, associato alla guarigione, e la credenza degli antichi Greci nell'origine delle malattie legata a uno squilibrio termico. I trattamenti erano spesso basati su piante e spezie per raffreddare o riscaldare il corpo. L'assenza di conoscenze mediche avanzate rendeva la guarigione difficile, e la vita nell'antichità richiedeva una salute robusta per affrontare le malattie senza l'ausilio di moderni farmaci ...
LE PASSEGGIATE DEI GRECI
La passeggiata era una forma di intrattenimento e di riflessione per gli antichi greci. Oltre ai giochi pubblici e agli spettacoli teatrali, la passeggiata era una pratica amata dagli antichi greci sia in città che in luoghi solitari. Grandi sostenitori dell'uso della passeggiata per stimolare il pensiero, furono personaggi come Socrate e Aristotele, con quest'ultimo noto come peripatetico per le sue lezioni nei giardini del Liceo. La passeggiata era associata alla riflessione, alla conversazione e alla contemplazione del paesaggio. Il termine greco "agorazein" aveva il significato di andare in giro senza uno scopo preciso e immergersi nell'ambiente circostante. Anche filosofi moderni come Jean-Jacques Rousseau e Frédéric Gros hanno riscoperto l'importanza della passeggiata nel suo collegamento con la riflessione e il benessere ...
IL CIBO NELL’ANTICA GRECIA
La varietà dei pasti nell'antica Atene, rispetto ad oggi era relativamente limitata, con i cereali come base della dieta greca e il pane spesso consumato con condimenti come formaggio, miele o vino speziato. La feta è il formaggio più antico della storia documentata, legata addirittura alla mitologia greca. La cucina greca antica era basata spesso sul pesce, mentre le verdure e i frutti erano comunemente inclusi nei pasti. I cuochi dell'epoca erano capaci di insaporire i cibi con salse e spezie, e alcuni diventavano famosi attraverso libri di ricette. Il mercato centrale era il luogo principale per l'approvvigionamento degli ingredienti delle pietanze ...
PARTY NIGHT NELL”ANTICA ROMA
Nell'antica Roma, le celebrazioni domestiche erano importanti per mostrare la propria casa e posizione sociale. Le cene erano occasione per annunciarsi pubblicamente e ospitare clienti trattati come ospiti di seconda categoria. Le famiglie più ricche potevano permettersi sale da pranzo sia estive che invernali. Le cene includevano spettacoli teatrali, danze e poesie recitate dagli uomini. Gli archeologi hanno scoperto la più antica scrittura romana in latino realizzata da una donna durante una festa di compleanno. Per le cene venivano utilizzate posate raffinate e stoviglie di pregio, con l'argento e il peltro come materiali comuni. La ceramica, appena inventata in Egitto, era molto ricercata. Apicio, nel IV secolo, scrisse un libro di cucina in cui usava il miele, l'aceto e la salsa di pesce come esaltatori di sapidità nei piatti. I Romani avevano accesso a spezie esotiche provenienti dall'Oriente, e il garum, una salsa di pesce fermentato, era popolare nella cucina ...
URBS ET ORBIS
Roma, città dell'Impero Romano, fu un importante centro di civiltà, influenzato dai Greci e dagli Etruschi. Il suo sviluppo comprendeva edifici pubblici, fori per gli scambi e il commercio, basiliche, templi, palazzi imperiali, teatri, anfiteatri e il Circo Massimo. Le magistrature civiche, le prefetture equestri e le strade principali di Roma furono utilizzate per governare l'intero Impero Romano. La vita urbana romana era ben consolidata, con città di influenza greca come Pompei dotate di anfiteatri in pietra, teatri e basiliche. La vita urbana romana era caratterizzata da un uso eccezionale del cemento e dell'arco, essenziali per la costruzione di strutture. Le strade romane erano fondamentali per il trasporto delle merci e per il collegamento tra le città e le province, mentre il sistema postale imperiale era essenziale per una comunicazione veloce in tutto l'Impero ...