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I POPOLI DELLA GRECIA CONTINENTALE

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Abbiamo assistito alla parabola della civiltà minoica fiorita Creta e sorta nell’età del bronzo tra il 3000 e il 2700 a.C. e durata fino al 1450 a.C. circa. Famosa per i suoi commerci marittimi e le città ben costruite con i loro palazzi sontuosi. I Minoici avevano un sistema agricolo che si basava principalmente sulla produzione di olive e di uva. La loro religione adorava principalmente divinità femminili. La civiltà minoica fu in seguito scalzata dalla cultura micenea.

Insediamenti greci nel Mar Egeo

Mappa dei popoli della Grecia Arcaica
Mappa dei popoli della Grecia Arcaica

Sarebbe interessante sapere con esattezza quando, come e da chi, tutte le terre intorno al Mar Egeo furono colonizzate per la prima volta. Ma questo è un argomento del quale non abbiamo una conoscenza molto ampia o definita.

Invece di tentare di rivedere le varie teorie che sono state proposte o di soffermarci su ciò che ci è sconosciuto, sarà meglio per noi raccogliere in poche parole ciò che è generalmente accettato come vero riguardo ai primi popoli dell’Ellade.

Gli studiosi al giorno d’oggi, ritengono che i primissimi insediamenti dei Greci siano da individuarsi su entrambe le sponde del Mar Egeo e che la costa dell’Asia Minore debba essere considerata terra dell’Antica Grecia quanto quella europea.

Se è così, possiamo facilmente immaginare il corso generale delle antiche migrazioni. Spostandosi dalla loro precedente sede, dovunque fosse, le popolazioni ariane arrivarono in Tracia. Una parte di essi poi attraversò l’Ellesponto e passando lungo la sponda orientale del Mar Egeo, si stabilì nelle baie e nelle isole.

Un’altra parte, spingendosi a occidente, lungo la sponda a sud ovest sempre del’Egeo, occupò la Tessaglia, la Beozia, l’Attica e le altre province greche.

Al tempo del loro insediamento, le prime tribù greche presenti su entrambe le coste di questo mare erano a malapena avanzate oltre l’età della pietra. Adoravano i loro antenati e gli dei della natura; il principale di questi dei era il dio dei cieli.

Vivevano di greggi e armenti e cominciarono ad acquisire una prima conoscenza dell’agricoltura, coltivando i cereali e forse la vite. Combattevano con le lance e con l’arco e le frecce, fabbricavano strumenti principalmente con la pietra ma cominciando forse ad usare anche alcuni dei metalli.
Conoscevano l’arte della navigazione, certamente l’uso delle barche e dei remi; ma l’uso delle navi a vela fu probabilmente da loro acquisito dopo che si furono stabiliti nell’Egeo.

Con l’aiuto di queste imbarcazioni, i popoli delle diverse sponde potevano comunicare tra loro, occupare le isole intermedie e conservare così il senso di comune appartenenza originaria.

Le prime tribù dell’Ellade

La HS Olympias, ricostruzione contemporanea di una trireme greca
La HS Olympias, ricostruzione contemporanea di una trireme greca

Tra più antichi popoli della Grecia (quasi tutti molto probabilmente erano pre-ariani) i principali furono i Pelasgi, sui quali molto è stato scritto ma poco è noto. Di loro si trovano tracce su entrambe le sponde dell’Egeo: in Asia Minore, dove si dice che abbiano combattuto dalla parte dei Troiani; in Attica, dove si credeva fossero gli antenati del popolo ateniese; infine in Epiro, dove possedevano a Dodona l’oracolo di Zeus.

A loro sono attribuiti i massicci muri di pietra trovati in diverse parti della Grecia e spesso descritti come “mura ciclopiche”.

Altre tribù molto antiche furono: i Lelegi, che si dice abbiano vissuto anche in Asia Minore e in molte altre parti della Grecia europea; i Cari, che abitavano nella  Megaride, nelle Cicladi, e nell’Asia Minore meridionale, dove il loro nome restò a designare una regione dell’Anatolia; i Mini, che si dice abbiano fondato la città di Orcomeno in Beozia e vissuto anche sull’isola di Lemno.

Ma queste antiche tribù sono per noi poco più che nomi, poiché sappiamo molto poco della loro reale legame con la civiltà greca.
Ricordarli, tuttavia, può essere utile per dimostrare che i primi popoli della Grecia, così come i successivi, avevano come teatro dei loro spostamenti ed insediamenti, l’intero bacino del Mare Egeo e che la loro presenza non si limitava semplicemente alla penisola greca.

Le successive tribù elleniche

Tralasciando questi popoli dalle oscure origini, arriviamo a selezionare i nomi di quattro tribù che sono tra quelle che hanno inciso maggiormente nella storia greca.
Queste tribù sono state gli Achei, gli Ioni, i Dori e gli Eoli. Tutti questi erano considerati come gli autentici progenitori della stirpe ellenica e furono tutti considerati come i discendenti da un antenato comune, l’antico eroe Elleno. La loro genealogia mitica da questo capostipite veniva indicata come segue:

Albero Genealogico dei Popoli della Greca arcaica
Albero Genealogico dei Popoli della Greca arcaica

Gli Achei erano ritenuti, in tempi molto antichi, la principale tribù del Peloponneso, essendo indicati da alcuni come i fondatori dei regni di Tirinto, Micene e Argo. Anche la prima dimora degli loni era situata sulla costa settentrionale del Peloponneso e inoltre nella Megaride, nell’Attica e nell’isola di Eubea. Si suppone che i Dori abbiano occupato in tempi molto antichi le pianure della Tessaglia. Il nome di Eoli veniva poi usato per indicare il resto del popolo ellenico.

La cosiddetta “migrazione dorica”

La morte di Codro di Atene
La morte di Codro, Re di Atene
 

Tuttavia i luoghi appena indicati come le prime sedi delle tribù elleniche non corrispondono ai luoghi che queste popolazioni effettivamente occuparono nel periodo storico.
È quasi certo che intorno all’anno 1000 a.C. vi fu un generale spostamento di tutta la popolazione greca.
Questo movimento è solitamente chiamato “migrazione dorica” ed è noto nella storia tradizionale come “Ritorno degli Eraclidi”, venendo confuso con le storie riguardanti i discendenti di Eracle. Nonostante i miti ad esso collegati, esso deve essere considerato come un movimento di migrazione reale che ha interessato quasi tutte le tribù della Grecia.

Deve anche essere considerato non come un unico flusso movimento, ma come una successione di spostamenti che ricopre forse l’arco di più generazioni.
In primo luogo i Tessali, pressati dalle tribù del nord, lasciarono la loro sede originaria in Epiro e attraversarono il Pindo nella valle del Peneo, che da allora in poi sarà chiamata Tessaglia. Successivamente, i Dori, scacciati a loro volta dalla Tessaglia, cercarono nuovi rifugi nella Grecia centrale.

Quindi, unendosi al popolo di Etoli attraversarono il Golfo di Corinto e cacciarono o conquistarono la popolazione achea che viveva a sud di esso. Nel corso del tempo i Dori sottomisero la Messenia, la Laconia e l’Argolide, lasciando l’Elide ai loro alleati Etoli e l’Arcadia al suo popolo originario.

I Dori soppiantarono così gli Achei come popolo leader nel Peloponneso e i superstiti di questi ultimi trovarono riparo sulla riva del golfo di Corinto; gli Ioni, invece, che fino a quel momento avevano avuto anch’essi dimora nel Peloponneso, cercarono rifugio presso i loro parenti in Attica.

La migrazione ellenica in Asia Minore

Eracle e Atena. Medaglione di una kylix attica a figure rosse, 480-470 a.C.Provenienza: Vulci.
Eracle e Atena. Medaglione di una kylix attica a figure rosse, 480-470 a.C.Provenienza: Vulci.

L’invasione del Peloponneso da parte dei Dori, portò non solo alla riorganizzazione delle tribù nella Grecia propriamente detta, ma anche ad una più stretta unione tra la Grecia e l’Asia Minore.

Le popolazioni che erano state espropriate delle loro antiche dimore in Grecia o che non erano soddisfatte di quelle nuove, cercarono altri insediamenti attraversando il mare. Le coste dell’Asia Minore, già occupate da un’antica razza greca, vennero così ripopolate dalle più recenti tribù elleniche. Possiamo tracciare tre flussi migratori dalla Grecia all’Asia Minore.

  • Flusso degli gli Eoli, il cui nome divenne un appellativo generico riferito a tutti coloro che non erano né ioni né dori, inclusi anche gli achei. Questo popolo  prese possesso della parte settentrionale della costa occidentale dell’Asia Minore. Occuparono l’isola di Lesbo e fondarono l’importante città di Mitilene, oltre a prendere il controllo sulla costa della città di Cuma . I loro insediamenti si estendevano a nord fino all’Ellesponto e a sud fino al fiume Ermo, sul quale costruirono la città di Magnesia, mentre ancora più a sud possedevano un’unica città, Smirne.
  • Un secondo flusso migratorio vide protagonisti gli Ioni, che si stabilirono nella parte centrale della costa. Essi percorsero il mare attraversando le isole Cicladi, colonizzandole. Presero possesso anche delle isole di Chio e Samo. Occuparono la costa, dalle città di Focea fino a Mileto, comprese  Eritre, Clazomene, Colofone ed Efeso.
  • Il terzo flusso migratorio fu quello dei Dori, che presero la rotta meridionale attraverso Creta, isola che colonizzarono. Occuparono poi anche le altre isole di Rodi e Cos e sulla vicina costa stabilirono le città di Cnido e Alicarnasso. Con queste migrazioni che seguirono la conquista dorica del Peloponneso, il mondo ellenico acquisì il carattere etnico generale che gli sarà peculiare sin dall’inizio del periodo storico.

(Libera traduzione dall’inglese, con successive aggiunte e integrazioni, da Outlines of Greek history: with a survey of ancient oriental nations di William Carey Morey, New York: American Book Company, 1903)

 Nel prossimo episodio – > :   La storia più antica della Grecia arcaica, non può essere ricostruita senza tenere in considerazione i miti fondativi delle singole città elleniche, come quelli delle imprese degli eroi, cercando, per quanto è possibile, di scindere la realtà dalla leggenda. Tenendo presente che il mito era il modo di fare storia che avevano le civiltà più antiche.

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