La Pace di Nicia
Reading Time: 15 minutesEventi che portarono alla pace di Nicia (421 a.C.)
Subito dopo la vicenda di Mitilene e la distruzione di Platea, si verificarono eventi che mostrano come l’assemblea ateniese fosse completamente caduta sotto l’influenza di politici senza scrupoli.
Un intraprendente generale degli Ateniesi, di nome Demostene, si impadronì e fortificò un punto di terra (Pilo) sulla costa della Messenia. Gli Spartani fecero ogni sforzo per scacciare il nemico. Nel corso dell’assedio, quattrocento Spartani comandati da Brasida, essendo sbarcati su un’isoletta (Sfacteria), furono così sfortunati da essere tagliati fuori dalla terraferma dall’arrivo improvviso di una flotta ateniese. Tra gli uomini così imprigionati c’erano alcuni membri delle prime famiglie spartane.
Per effettuare il rilascio degli uomini sull’isola, gli Spartani inviarono commissari ad Atene per chiedere la pace. I termini offerti erano tali che avrebbero dovuto essere subito accettati dagli Ateniesi. Ma Cleone, desiderando che la guerra continuasse, persuase l’assemblea a respingere le offerte degli ambasciatori e a proporre termini che sapeva non potevano e non sarebbero mai stati accettati da loro. Il risultato fu il ritorno dei deputati a Sparta e l’interruzione delle trattative.
Gli Ateniesi ebbero presto occasione di pentirsi delle loro azioni. Risultò difficile catturare gli Spartani che si trovavano sull’isola e Demostene fu costretto a inviare rinforzi ad Atene. Cleone fu inviato con navi e uomini aggiuntivi. Più per fortuna che per buon comando, riuscì a catturare gli Spartani, in numero di circa trecento e a portarli prigionieri ad Atene.
Ma ora gli eventi hanno preso una piega diversa. Gli Ateniesi, avendo imprudentemente invaso la Beozia, furono sconfitti nella battaglia di Delio (424 a.C.). Insieme a questo disastro arrivarono altri problemi più a nord.
L’abile ed eloquente generale spartano, Brasida, suscitò alla rivolta di alcuni degli alleati traci di Atene. Nei combattimenti che seguirono in questa zona, Cleone e Brasida furono entrambi uccisi in battaglia. Di nuovo furono aperti negoziati per la pace, che, dopo molte ambasciate avanti e indietro, sfociarono in quella che è nota come la pace di Nicia, dal nome dell’eminente generale ateniese che ebbe un ruolo importante per realizzarla. Il trattato prevedeva una tregua di cinquant’anni. Ciascun gruppo doveva cedere all’altro tutti i prigionieri e i luoghi catturati.