Iris, figlia di Taumante ed Elettra, personificava l’arcobaleno, ed era l’assistente speciale e la messaggera della regina del cielo, i cui comandi eseguiva con tatto, intelligenza e rapidità singolari.
La maggior parte delle nazioni primitive ha considerato l’arcobaleno come un ponte di comunicazione tra il cielo e la terra, e questo è senza dubbio il motivo per cui Iris, che rappresentava quel bellissimo fenomeno della natura, fu investita dai Greci dell’ufficio di comunicare tra gli dei e gli uomini.
Iris è solitamente rappresentata seduta dietro il carro di Hera, pronta a eseguire gli ordini della sua divina signora regale. Appare sotto la forma di una fanciulla snella di grande bellezza, vestita di un tessuto arioso dai colori variegati, che ricorda la madreperla; i suoi sandali sono lucenti come l’argento brunito, e possiede ali d’oro, e dovunque appare, in uno splendore di luce e con un dolce profumo, come di delicati fiori primaverili, che pervade l’aria al suo passaggio.
Iris dea dell’arcobaleno
Ovidio, Metamorfosi I. 270 e segg. :
“Il tuono si schiantò e tempeste di pioggia accecante si riversarono dal cielo. Iris, la grande inviata di Giunone [Era], vestita di arcobaleno, raccolse le acque e riempì le nuvole”.Ovidio, Metamorfosi 4. 479 ss:
“Giunone [Hera] tornò allegramente [sull’ Olimpo dopo una visita agli Inferi] e Iris Taumantide (l’Arcobaleno) mentre ella entrava di nuovo nel cielo, la mondava con gocce spruzzate di pioggia purificatrice.”Ovidio, Metamorfosi 11. 585 ss:
“Iris, nelle sue mille tonalità avvolta, tracciava attraverso il cielo il suo arco… Iris entrò, e lo splendore improvviso della sua veste illuminò il luogo consacrato… Iris partì, e fuggì indietro sull’arcobaleno come era venuta”.Ovidio, Metamorfosi 14. 829 ss:
“Iris scese sulla terra lungo il suo arco multicolore”.Virgilio, Eneide 5. 655 ff :
“Spiegando le sue ali, la dea [Iris] decollò dalla terra, descrivendo un arcobaleno sotto le nuvole mentre volava”.Virgilio, Eneide 9. 2 ss :
“Innalzandosi verso il cielo su ali equilibrate, [Iris] sfolgorò sotto le nuvole una scia d’arcobaleno mentre volava. . . Iris, gloria del cielo, portata dalle nuvole”.Cicerone, De Natura Deorum 3. 20 :
“[Saggio critico di Cicerone sulla natura degli dei:] Perché il glorioso Arcobaleno non dovrebbe essere incluso tra gli dei? È abbastanza bello, e la sua meravigliosa bellezza ha dato origine alla leggenda che Iris è la figlia di Taumante (Meraviglia). E se l’Arcus (l’Arcobaleno) [Iris] è una divinità, cosa farete dei Nubes (Nuvole) [Nephelai])? L’arcobaleno stesso è causato da qualche colorazione delle nuvole”.
(Libera rielaborazione e adattamento da E. M. Berens. “The Myths and Legends of Ancient Greece and Rome”, 1880 e da theoi.com)