Picumnus e Pilumnus, erano considerati come due fratelli, e come gli dèi benefici del matrimonio nella religione rustica degli antichi romani. Un giaciglio veniva preparato per loro nella casa in cui c’era un bambino appena nato. Si credeva che Pilumnus allontanasse dal neonato tutte le sofferenze dell’infanzia con il suo pilum, con il quale insegnava a pestare il grano; e Picumnus, che, sotto il nome di Sterquilinius, si credeva avesse scoperto l’uso del concime per i campi, conferiva al bambino forza e prosperità, per cui entrambi erano anche considerati come gli dei delle buone azioni, e venivano identificati con Castore e Polluce (Serv. ad Aen. 9.4, 10.76; August. De Civ. Dei. 6.9, 18.15; Ov. Met. 14.321, &c.; Verg. A. 7.189). Quando Danae sbarcò in Italia, si dice che Picumnus abbia costruito con lei la città di Ardea, e che sia diventato da lei il padre di Dannus. Danae era la madre di Perseo, di cui Picumnus diventa quindi suocero.
Ruolo e culto: con suo fratello
Pilumnus si trova spesso associato al fratello Picummus o Picumnus. I due dèi infatti sono spesso presentati come complementari:
A volte sono indicati con l’epiteto di Sterquilinius, che rappresenta la coltura dei campi:
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- Pilumnus rappresenta la trebbiatura del grano;
- Picumnus il fertilizzante dato ai campi.
Le due divinità erano allo stesso tempo protettrici della nascita e dei neonati come abbiamo già accennato, e per loro veniva preparato un pasto in occasione delle nascite: Pilumnus teneva i neonati lontani dalle cattive influenze e dagli spiriti maligni provenienti dalla foresta (Sylvanus); Picumnus dava al bambino vigore e salute.
Triade Protettiva
Pilumnus fa anche parte di una triade protettiva del bambino, con:
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- Intercidona, divinità della scure che taglia le travi della casa;
- Deverra che spazza il grano battuto in superficie dal pilum.
Queste tre divinità fanno il giro della casa di notte per allontanare Sylvanus. Tre uomini giravano intorno alla dimora colpendo le porte con un’ascia e un flagello, poi ne spazzavano via i frammenti per simboleggiare questi dei.
Pilumnus nella leggenda delle origini di Roma
Pilumnus ha un ruolo nella leggenda delle origini di Roma, raccontata da Virgilio. Re dei Rutuli del Lazio, accoglie Danae, che era stata rinchiusa dal padre Acrisio, re di Argo, in una cassa con Perseo, figlio che lei aveva avuto da Zeus; il baule era stato gettato in mare ed era andato alla deriva fino alle coste del Lazio. Danae sposa Pilumnus e fonda la città di Ardea; sono i nonni di Turno, rivale e nemico di Enea.
Picumnus
Nella mitologia romana, Picumnus è un dio menzionato da Nonio Marcello, grammatico romano del V secolo, che lo collega al picchio. Figlio di Giove, è talvolta associato o più raramente identificato con Pilumnus.
(Libera rielaborazione e adattamento da: William Smith. A Dictionary of Greek and Roman biography and mythology. London, 1848 e da edizioni multilingua di Wikipedia)