Tag: Anima

PLATONE, IL CIGNO DI SOCRATE

PLATONE, IL CIGNO DI SOCRATE

Platone (428/427 a.C. – 348/347 a.C.) è stato un filosofo greco considerato uno dei più importanti pensatori della storia. Fu allievo di Socrate e fondatore dell'Accademia, una delle più importanti scuole filosofiche dell'antichità. Platone scrisse numerosi dialoghi, in cui espone le sue idee filosofiche. I dialoghi più importanti sono la Repubblica, il Fedone, il Simposio, il Parmenide, il Teeteto, il Gorgia e la Repubblica. Le idee filosofiche di Platone sono molto complesse e articolate. Tuttavia, alcuni dei temi principali del suo pensiero sono: La teoria delle idee: Platone sosteneva che la realtà vera è costituita da delle idee, che sono entità immutabili e perfette. Il mondo sensibile, invece, è un mondo di illusioni e di imperfezione. L'anima: Platone sosteneva che l'anima è immortale e che è precedente al corpo. L'anima è infatti una parte della realtà vera, mentre il corpo è un elemento del mondo sensibile. La conoscenza: Platone sosteneva ...
I FUNERALI E IL CULTO DEI MORTI

I FUNERALI E IL CULTO DEI MORTI

Nell'antica Grecia e Roma, i rituali funebri erano considerati cruciali per l'aldilà e la protezione dei vivi. I Greci e i Romani adottavano varie pratiche di sepoltura per onorare i defunti. Questo includeva l'uso di corredi funerari, quali abiti, armi e gioielli, per i defunti importanti. I primi Greci credevano che sogni di persone decedute fossero segni dell'aldilà, e l'inefficienza nei rituali funebri poteva impedire all'anima di unirsi ai morti. I Greci svilupparono complessi riti funebri, compresi lavaggio, unzione con olio e canti di lutto. Cortei accompagnavano il defunto al cimitero, e la tomba veniva segnata da lapidi o oggetti di pietra. Nel corso dei secoli, le pratiche di sepoltura in Grecia cambiarono. Dall'uso di piccole tombe di pietra nell'anno 1000 a.C., si passò alla cremazione dei corpi e all'inumazione delle ceneri in vasi di ceramica tra il 1000 e il 750 a.C. Successivamente, i corpi venivano sepolti in fosse ...
EROS E PSICHE

EROS E PSICHE

Eros (greco antico Ἔρως / Érōs) è il dio primordiale dell'amore e del potere creativo nella mitologia greca. La parola erotismo deriva da Eros. Psiche (greco antico Ψυχή / Psukhế, spesso tradotto come "anima") è un personaggio che compare solo nel romanzo scritto da Apuleio tra il 160 e il 180 d.C., Le Metamorfosi o l'Asino d'oro (IV, 28, 1 - VI, 24, 4) ...
DEMETRA - IV - SINDROME DI STOCCOLMA, LA BELLA E LA BESTIA

DEMETRA – IV – SINDROME DI STOCCOLMA, LA BELLA E LA BESTIA

Riflessioni sul mito di Demetra e Persefone. La “ragazza era affetta da Sindrome di Stoccolma”, s’innamorò del suo rapitore? "La Bella e la Bestia" è una sorta di mito di Proserpina moderno. Ma non lasciatevi ingannare: ella è sia Dolce fanciulla che Regina delle Tenebre. I caratteri universali di Anima e Animus sono suggestioni e archetipi eterni che vivono nelle figure di Persefone e Ade. Il filo rosso si dipana fino ad arrivare al film Legend di Ridley Scott e al Il Cigno nero, con Natalie Portman ...
…UN CAOS! – VI – COSMOS E LOGOS

…UN CAOS! – VI – COSMOS E LOGOS

Per millenni l’esistenza dell’uomo è guidata dal mito, che non è creazione fantastica ma verità. Mythos in greco significa “parola”, “sentenza”, “annunzio”; a volte mythos significa persino “la cosa stessa”, la “realtà”. Solo in modo derivato e più tardo, nella lingua greca mythos indica “leggenda” , la “favola”, il “mito”. Più tardi, nella lingua e nella cultura greca, il significato di mythos verrà sostituito dal termine logos che diverrà “la cosa stessa” “la legge del tutto” “la verità”, in grado di fondare sé stessa, relegando la parola mythos al rango decaduto appunto di favola, leggenda, mito appunto. I termini sono connessi con Caos e Cosmos. Chaos significa innanzitutto l'immensità dello spazio originario, l' apertura immensa, cioè non misurabile, illimitata. Tutti gli dèi e tutti i mondi si generano al suo interno. Cosmos deriva da Kens, che si ritrova anche nel latino censeo, che, nel suo significato vuol dire "annunzio con autorità": l'annunziare qualcosa che non puo essere ...