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TEODOSIO IL GRANDE
Teodosio I (11 gennaio 347 – 17 gennaio 395), chiamato anche Teodosio il Grande, fu imperatore romano dal 379 al 395. Era un generale dell'esercito romano e figlio di un altro generale, Teodosio il Vecchio. Quando l'imperatore Valente morì in battaglia combattendo contro i Goti, il nipote di Valente, l'imperatore Graziano, nominò Teodosio come Augusto. Teodosio sposò la sorella di Graziano e vinse tre guerre civili durante il suo regno. Graziano e suo fratello, l'imperatore Valentiniano II, morirono entrambi giovani e Teodosio nominò suoi successori i suoi figli Arcadio e Onorio. Teodosio fece del cristianesimo la religione di stato ufficiale dell'Impero Romano e rese illegali le altre religioni ...
VALENTINIANO I
Valentiniano e Valente (364-375). Dopo un breve interregno, il trono passò a Valentiniano, che associò a sé il fratello Valente. L'Impero fu diviso. Valente prese l'Oriente, con Costantinopoli come capitale. Valentiniano prese l'Occidente, facendo di Milano la sede del suo governo. Roma era così completamente decaduta dalla sua antica posizione, ed è molto dubbio che questo monarca abbia mai visitato la città durante il suo regno: dalla costruzione di Costantinopoli nessun imperatore era più vissuto a Roma. Essa aveva cessato di essere la padrona anche dell'Occidente e si era rapidamente ridotta al rango di città di provincia. Valentiniano morì durante una campagna militare sul Danubio ...
I FIGLI DI COSTANTINO (337-361)
Morto Costantino nel trentunesimo anno del suo regno, l’impero, lasciato in eredità ai suoi tre figli, Costante, Costanzo e Costantino, si inaugurò con l'uccisione dei propri congiunti e di altri personaggi illustri per parentela od autorità. Due soli rampolli scamparono da questo massacro per via della loro tenera età : Gallo e Giuliano. Poi i fratelli non tardarono a guerreggiarsi per ambizione di dominio. Costantino mosse guerra a Costante, ma tratto in un'imboscata per tradimento dai suoi stessi ufficiali, fu ucciso (340). Costante, inetto uomo e spregevole per i suoi vizi, subì la stessa sorte per opera di Magnenzio, comandante delle milizie nella Gallia, che si proclamò imperatore (350) mentre le legioni dell'Illirico gli contrapponevano il generale Vetranione. Costanzo, impegnato in una guerra contro i Persiani, fatta pace con costoro, mosse contro i rivali. Vetranione, abbandonato dai suoi, fu fatto prigioniero; Magnenzio vinto a Mursa (Esseg) nel 351, riparò nella ...