Tag: Aureliano
ATTILA CONTRO EZIO: IL NEMICO ALLE PORTE
Gli Unni in questo periodo erano governati da Attila, "il flagello di Dio". Il ritratto di questo fiero e selvaggio condottiero viene di solito dalla tradizione così dipinto. I suoi lineamenti portavano il segno della sua origine orientale. Aveva una testa grande, una carnagione scura, occhi piccoli e profondi, un naso piatto, pochi peli al posto della barba, spalle larghe e un corpo corto e squadrato, di forza energica ma di forma sproporzionata. Si dice che quest'uomo comandasse a suo piacimento un esercito di oltre mezzo milione di uomini. Quando ricevette dal figlio di Clodio l'invito a interferire negli affari della Gallia, Attila stava già meditando di invadere sia l'Impero d'Occidente che quello d'Oriente; ma la prospettiva di un alleato in Gallia, con l'opportunità di attaccare successivamente l'Italia da ovest, era troppo favorevole per essere trascurata. Una marcia di seicento miglia portò gli Unni fino al Reno. Attraversato questo fiume, ...
DIOCLEZIANO: L’IMPERO SI FA IN QUATTRO
Con Diocleziano sovrano scompare l'ultimo residuo dell'antica forma di governo repubblicana di Roma. La vecchia Roma era morta. Il suo Senato aveva perso l'ultimo residuo di rispettabilità. Vedendo la necessità di un Paese più unito e di un governo più saldo, Diocleziano associò a sé Massimiano, un gigantesco soldato, che segnalò la sua ascesa sottomettendo una pericolosa rivolta in Gallia. Nominò anche due ufficiali, Galerio e Costanzo, che chiamò Cesari, uno responsabile dell'Oriente e l'altro dell'Occidente. Per mezzo di questi aiutanti, egli represse tutte le rivolte, rafforzò il potere in declino dell'Impero e impose al mondo la pace e il buon ordine. In seguito, Diocleziano e Massimiano si dimisero e permisero ai loro due Cesari di assumere il rango di Augusti, e questi nominarono a loro volta dei Cesari come assistenti. Poco dopo la sua ascesa Costanzo morì e suo figlio Costantino fu proclamato Cesare, contro la volontà di Galerio ...
I BUONI IMPERATORI SOLDATO: DA TACITO A CARINO
Tacito, Floriano, Probo, Caro, Numeriano e Carino (268-285) sono annoverati tra i buoni imperatori di questa epoca che si sforzarono di porre un freno al declino dell'impero ormai vacillante, ma vi riuscirono soltanto in parte ...
AURELIANO: IL SOLE INVINCIBILE
Aureliano intraprese una campagna contro la famosa Zenobia, regina di Palmira. In lei trovò un degno avversario, la cui abilità politica era resa più brillante dalla sua giustizia e dal suo coraggio. Sconfitta sul campo, si fortificò a Palmira, che fu presa dopo un assedio e distrutta. Zenobia fu trasportata a Roma, dove accolse il trionfo del suo conquistatore, ma in seguito le fu concesso di ritirarsi a vita privata. Aureliano fu il primo a costruire le mura di Roma nella loro posizione attuale ...
L’ANARCHIA MILITARE II E GLI IMPERATORI SOLDATO: DA FILIPPO A MARCO AURELIO CLAUDIO
Filippo (244-249) e Decio (249-251) caddero entrambi in battaglia. Sotto Decio iniziò una persecuzione dei cristiani più severa di tutte quelle che l'avevano preceduta. I diciassette anni successivi (251-268) sono un periodo di grande confusione. Diversi generali in diverse province furono dichiarati imperatori. L'Impero quasi cadde a pezzi, ma alla fine si risollevò senza perdite di territorio. La sua debolezza, tuttavia, era evidente a tutti. Questo periodo è spesso chiamato l'Età dei Trenta Tiranni. Cinque buoni imperatori regnarono e rianimarono in qualche modo la forza del governo in frantumi: Claudio (268-270); Aureliano (270-275); Tacito (275-276); Probo (276-282); e Caro (282-283) ...
L’ANARCHIA MILITARE: DA MASSIMINO A GORDIANO III
Severo fu ucciso da un ammutinamento guidato da Massimino, che rimase imperatore per tre anni (235-238) e fu poi ucciso dai suoi soldati ammutinati. Anche Gordiano, suo successore (238-244), fu ucciso dai suoi stessi soldati nel suo accampamento sull'Eufrate ...
ALESSANDRO SEVERO: IL MONACO
Alessandro Severo era un uomo buono e ben istruito. Ma cercò invano di fermare il declino dello Stato e pagò questi suoi sforzi con la vita. L'esercito era diventato onnipotente ed egli non poté fare nulla contro di esso. Durante il suo regno (222-235), le famose terme iniziate da Caracalla furono terminate ...