Tag: cittadinanza romana
ROMA IN GUERRA: L’ESERCITO NEL TARDO IMPERO
Alla fine del III secolo si verifica un forte calo numerico nei ranghi dell'esercito, dovuto alla cosiddetta "crisi del III secolo" (235-70) un periodo di guerre civili, invasioni. A queste si aggiunse, in modo determinante, la peste di Cipriano, un'epidemia di vaiolo che sarebbe arrivata a decimare fino a un terzo dei soldati in servizio attivo. È possibile che, nel 270 d.C., il numero dei soldati nell'esercito non fosse molto maggiore di quello del 24 d.C. Da livello più basso sembra probabile che il numero fosse poi aumentato considerevolmente, almeno di un terzo, sotto Diocleziano (284-305) ...
LE DONNE NELL’ANTICA ROMA
Le donne nell'antica Roma erano divise in varie classi sociali, proprio come gli uomini. Una donna romana di nascita, figlia di genitori romani, era considerata cittadina romana. Sebbene non ricoprissero cariche politiche, a causa delle usanze romane, donne facoltose o nate in famiglie importanti potevano influenzare la politica, sia attraverso la sponsorizzazione dei loro candidati preferiti, come fece Fulvia quando usò la sua immensa fortuna per sponsorizzare agitatori politici, sia attraverso la propaganda, usando il prestigio della propria famiglia per ottenere voti per i loro candidati. Da un punto di vista religioso, avevano accesso a vari uffici e sacerdozi, come quello delle vestali, che avevano una grande influenza religiosa e politica. Godevano di più diritti e libertà rispetto alle altre donne del mondo antico ...
LA CITTADINANZA ROMANA
La cittadinanza romana (in latino civis, plurale cives, 'cittadino' e anche civitas, 'nazione, stato, popolo') era uno status politico e giuridico privilegiato concesso a individui liberi rispetto alle leggi, alla proprietà e al governo. Durante la Repubblica, i cittadini di Roma erano divisi divisi in cives optimo jure e cives non optimo jure. Coloro che avevano optimo jure, fossero essi patrizi o popolani, godevano dei diritti di cittadini. Questi diritti erano pubblici e privati. I diritti pubblici implicavano il diritto di voto e il diritto di seguire il cursus honorum. Il diritto di voto alle elezioni, soprattutto nei comitia tributa, significava partecipare alle elezioni e ai dibattiti di leggi, e poter concorrere al cursus honorum, cioé poter occupare le varie magistrature. I diritti privati del cittadino consistevano essenzialmente nel commercium e nel conubium. Il commercium permetteva di partecipare, sotto la tutela del diritto civile, a tutti i tipi di contratti, ...
LA GUERRA SOCIALE
La guerra sociale, guerra alleata o guerra marsica, fu un conflitto armato che ebbe luogo tra il 90 e l'88 a.C. C., in Italia, tra la Repubblica Romana (Roma e le altre città italiche dotate di cittadinanza romana) e gli altri suoi alleati italici (socii) ancora privi di cittadinanza, insoddisfatti di non aver ancora ricevuto la cittadinanza romana, nonostante il loro fondamentale contributo nel conquista delle province repubblicane, essendo tutti loro i soldati che sono membri dell'alae sociorum ...