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VALENTE, GLI UNNI E I VISIGOTI
A Valentiano successe Graziano, (375-383) che regnò in Occidente con Valentiniano II. Egli scoraggiò il paganesimo e sotto di lui il cristianesimo fece rapidi passi avanti. Suo zio Valente fu ucciso in una battaglia contro i Goti; ma l'Impero d'Oriente e quello d'Occidente erano ormai così completamente separati che Graziano non tentò mai di diventare l'unico sovrano, ma nominerà poi Teodosio sul trono vuoto. Graziano, come molti dei suoi predecessori, fu assassinato. Intanto i barbari, soprattutto gli Unni, premono ai confini dell'Impero ...
GIOVIANO E I BARBARI ALLE PORTE
Il successore di Giuliano fu, Gioviano(363-364), scelto dall'esercito e dichiarato imperatore. La prima cosa che fece Gioviano fu quella di negoziare un'umiliante pace con i persiani per abbandonare tutti i territori persiani conquistati dal tempo di Diocleziano più di 60 anni prima. Quando poi Gioviano si mise in viaggio per Costantinopoli, rimase soffocato in un incidente piuttosto strano, quando un braciere fu lasciato acceso nella sua camera da letto. Il suo regno era durato solo sette mesi. Intanto i barbari erano ormai quasi alle porta di Roma e i successivi cinquanta anni sarebbero stati decisivi per l'Impero ...
L’ANARCHIA MILITARE II E GLI IMPERATORI SOLDATO: DA FILIPPO A MARCO AURELIO CLAUDIO
Filippo (244-249) e Decio (249-251) caddero entrambi in battaglia. Sotto Decio iniziò una persecuzione dei cristiani più severa di tutte quelle che l'avevano preceduta. I diciassette anni successivi (251-268) sono un periodo di grande confusione. Diversi generali in diverse province furono dichiarati imperatori. L'Impero quasi cadde a pezzi, ma alla fine si risollevò senza perdite di territorio. La sua debolezza, tuttavia, era evidente a tutti. Questo periodo è spesso chiamato l'Età dei Trenta Tiranni. Cinque buoni imperatori regnarono e rianimarono in qualche modo la forza del governo in frantumi: Claudio (268-270); Aureliano (270-275); Tacito (275-276); Probo (276-282); e Caro (282-283) ...