Tag: Ermes
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L’ASCESA DI ZEUS – 6 – IL TRIONFO
I Giganti, figli di Gea (Terra) e Urano (Cielo), tentarono di scalare il cielo e rovesciare gli dei dell'Olimpo. L'oracolo rivelò che solo un mortale poteva aiutarli, e Zeus reclutò Eracle per la battaglia. La battaglia fu epica e durò un giorno intero. I Giganti scagliarono rocce e alberi contro gli dei, che risposero con fulmini, frecce e il loro potere divino. Eracle uccise Alcioneo trafiggendolo con una freccia e trascinandolo fuori dalla sua città natale. Porfirione fu sconfitto da Zeus ed Eracle insieme. Efialte fu accecato da Apollo e Eracle. Encelado fu schiacciato sotto l'Etna da Atena. Pallade fu uccisa e scuoiata da Atena, che indossò la sua pelle come armatura. Tifone, il mostro più terribile generato da Gea, combatté contro Zeus e lo imprigionò. Ermes rubò i tendini di Zeus e li restituì, permettendo al dio di sconfiggere Tifone e seppellirlo sotto l'Etna. La vittoria di Zeus consolidò ...
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GLI AMORI DI ZEUS
Le amanti mortali di Zeus, non meno delle sue mogli immortali, sono state fonte di ispirazione per poeti, pittori e scultori, per molti secoli. Per intrattenere tutte queste sue relazioni clandestine, il re degli dèi faceva spesso ricorso a travestimenti, se non vere e proprie metamorfosi e raggiri di ogni tipo. Questi sotterfugi erano necessari per diversi motivi: in primo luogo voleva sfuggire alla gelosia di sua moglie, Era o Hera; poi, in qualità di signore dell'Olimpo, doveva mantenere la massima discrezione, poiché il suo rango, divino oltre che regale, non gli permetteva di esporre la sua persona troppo direttamente; in ultimo, gli dèi non potevano rivelarsi palesemente nel loro divino aspetto ai mortali, poiché questi ultimi non potevano reggere la vista di tanto splendore e potevano rimanerne folgorati nel senso letterale del termine. Le più note amanti mortali di Zeus sono: Antiope, Leda, Europa, Callisto, Alcmene, Semele, Io e ...
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LE GORGONI
Le Gorgoni, Steno, Euriale e Medusa, erano le tre figlie di Forco e di Ceto, ed erano la personificazione di quelle sensazioni di panico e, per così dire, pietrificanti, che risultano dalla paura improvvisa ed estrema. Erano spaventosi mostri alati, i cui corpi erano coperti di squame; serpenti sibilanti e guizzanti si raggruppavano intorno alle loro teste al posto dei capelli; le loro mani erano di bronzo; i loro denti assomigliavano alle zanne di un cinghiale selvatico; e tutto il loro aspetto era così spaventoso, che si dice che abbiano trasformato in pietra tutti coloro che li vedevano. Si supponeva che queste terribili sorelle abitassero in quella remota e misteriosa regione del lontano Occidente, al di là della sacra corrente di Oceano. Le Gorgoni erano le serve di Ade, che se ne serviva per terrorizzare e soggiogare quelle ombre, condannate ad essere tenute in un costante stato di agitazione come ...