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IL SOGNO DI GIUSTINIANO

IL SOGNO DI GIUSTINIANO

Zenone, imperatore romano d'Oriente, negoziò con gli Ostrogoti invasori, che si erano stabiliti in Moesia, convincendo il re gotico Teodorico a partire per l'Italia come magister militum per Italiam ("comandante in capo per l'Italia") per deporre Odoacre. Spingendo Teodorico a conquistare l'Italia, Zenone liberò l'Impero d'Oriente da un subordinato indisciplinato (Odoacre) e ne allontanò un altro (Teodorico) dal cuore dell'impero. Dopo la sconfitta di Odoacre nel 493, Teodorico governò l'Italia de facto, anche se non fu mai riconosciuto dagli imperatori orientali come "re" (rex). Nel 491 Anastasio I, un anziano funzionario di origine romana, divenne imperatore, ma solo nel 497 le forze di Anastasio riuscirono a vincere la resistenza degli Isauri. Anastasio si rivelò un energico riformatore e un abile amministratore. Introdusse un nuovo sistema di coniazione del follis di rame, la moneta utilizzata nella maggior parte delle transazioni quotidiane. Riformò anche il sistema fiscale e abolì definitivamente la tassa ...
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DIOCLEZIANO: L'IMPERO SI FA IN QUATTRO

DIOCLEZIANO: L’IMPERO SI FA IN QUATTRO

Con Diocleziano sovrano scompare l'ultimo residuo dell'antica forma di governo repubblicana di Roma. La vecchia Roma era morta. Il suo Senato aveva perso l'ultimo residuo di rispettabilità. Vedendo la necessità di un Paese più unito e di un governo più saldo, Diocleziano associò a sé Massimiano, un gigantesco soldato, che segnalò la sua ascesa sottomettendo una pericolosa rivolta in Gallia. Nominò anche due ufficiali, Galerio e Costanzo, che chiamò Cesari, uno responsabile dell'Oriente e l'altro dell'Occidente. Per mezzo di questi aiutanti, egli represse tutte le rivolte, rafforzò il potere in declino dell'Impero e impose al mondo la pace e il buon ordine. In seguito, Diocleziano e Massimiano si dimisero e permisero ai loro due Cesari di assumere il rango di Augusti, e questi nominarono a loro volta dei Cesari come assistenti. Poco dopo la sua ascesa Costanzo morì e suo figlio Costantino fu proclamato Cesare, contro la volontà di Galerio ...
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CALIGOLA: ARANCIA MECCANICA ALLA CORTE DEI CESARI

CALIGOLA: ARANCIA MECCANICA ALLA CORTE DEI CESARI

Caligola (Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico, 31 agosto 12 - 24 gennaio 41) fu il terzo imperatore romano. Regnò a partire dal 37 d.C. Dopo soli quattro anni, fu assassinato dai membri della sua guardia del corpo, del Senato romano e della corte imperiale. Dopo la morte di Caligola, i cospiratori cercarono di riportare in vita la Repubblica romana, ma senza successo. La Guardia Pretoriana dichiarò imperatore lo zio di Caligola, Claudio, al suo posto.Durante il regno di Caligola, molte persone innocenti furono uccise senza un giusto processo. Nonostante tutto ciò, fu popolare tra il pubblico romano del suo tempo ...
TIBERIO: UN PO' AMLETO, UN PO' RICCARDO III

TIBERIO: UN PO’ AMLETO, UN PO’ RICCARDO III

Tiberio Cesare Augusto, comunemente noto come Tiberio, nacque col nome di Tiberio Claudio Nerone, poi dalla sua adozione da parte di Augusto, divenne Tiberio Giulio Cesare (Fondi, Italia/Roma, 16 novembre 42 a.C. - Miseno, 16 marzo, 37 d.C.); fu il secondo imperatore romano, figlio adottivo del popolare imperatore Augusto. Sedette sul trono imperiale per 23 anni, dal 14 d.C. fino alla sua morte. Può essere considerato il vero capostipite della dinastia Giulio-Claudia, in quanto membro della gens Claudia tramite il padre, Tiberio Claudio Nerone, e la madre, Livia Drusilla, ma dopo essere stato adottato da Augusto, fu inserito tra i Gulii. I suoi discendenti appartenevano dunque ad entrambe le famiglie. Tiberio salì al trono all'età di 55 anni. I cambiamenti nella situazione del potere e gli intrighi lo resero alla fine un vecchio crudele e misantropo, che forse non voleva nemmeno salire al trono. Per molto tempo il suo regno ...
LA CONQUISTA DELLA GALLIA

LA CONQUISTA DELLA GALLIA

La guerra gallica, dal 58 al 51 a.C., fu la guerra di conquista intrapresa dall'condottiero romano (generale romano vittorioso) Giulio Cesare e la resistenza che dovette affrontare da parte delle tribù galliche. La vittoria romana fu assicurata nel 52 a.C. dalla battaglia e dall'assedio di Alesia, dove i Galli, guidati da Vercingetorige, furono sconfitti. La guerra si concluse nel 51 a.C. dopo la cattura dell'oppidum di Uxellodunum (nel Lot), dove resisteva ancora la tribù dei Cadurchi. Il resoconto dettagliato di questa guerra fu fornito da Giulio Cesare nei suoi Commentari sulla guerra gallica (De Bello Gallico). Dopo questa guerra iniziò l'era della Gallia romana ...
INVASIONE DEI CIMBRI E DEI TEUTONI

INVASIONE DEI CIMBRI E DEI TEUTONI

Le ripetute sconfitte degli eserciti romani al nord contro Cimbri e Teutoni furono per Mario un'occasione per rinnovare la sua gloria e consolidare il suo potere. I due popoli infatti ottennero, a nord dei Pirenei, una serie di vittorie contro l'esercito romano, favorito dalle rivalità all'interno dell'aristocrazia senatoria, la cui sconfitta nella battaglia di Arausio (Arancione) nel 105 ne costituisce il culmine. Queste sconfitte terrorizzarono la popolazione romana, risvegliando lo spettro dell'invasione di Roma da parte dei Galli nel IV secolo a.C ...