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IL RITORNO DEI GRECI DA TROIA
I Nostoi (in greco antico Νόστοι, trad. Nóstoi, letteralmente "ritorni") sono un'epopea perduta dell'antica Grecia, i Nostoi facevano parte del Ciclo di Troia, un insieme di opere che ripercorrevano la storia della guerra di Troia. Cronologicamente, sono successivi al Sacco di Troia e precedono l'Odissea. La datazione dell'opera è estremamente incerta e potrebbe essere stata completata tra il VII e il VI secolo a.C. Il poema è diviso in cinque libri scritti in esametri, che raccontano il ritorno a casa degli eroi greci dopo la guerra di Troia ...
TIBERINUS: IL BIONDO TEVERE
Gli abitanti della città di Roma veneravano il fiume Tevere. Il fiume giocava un ruolo importante nella vita cittadina dell'antica Roma, poiché rendeva fertile la terra. L'aspetto devastante delle inondazioni, rendeva questo fiume anche temuto dagli abitanti. Sono dunque questi due aspetti, benefico e malefico, che incitano gli uomini di questa regione ad associare tale elemento ad un dio. Questo dio si chiama Tiberinus. La statua del dio Tiberinus rappresenta un vecchio barbuto sdraiato. C'è una somiglianza con il dio del Nilo chiamato Hapy ...
LA GUERRA DI TROIA – 8 – IFIGENIA
Quando Agamennone uccise inavvertitamente la cerva di Artemide in Aulide, la dea infuriata, scatenò venti contrari ai Greci. Furono quindi consultati i veggenti e la risposta fu che Agamennone doveva col sacrificio di qualcuno del suo stesso sangue placare la dea. Odisseo, dunque, inviato, rapì Ifigenia con l'astuzia, dalla madre, fingendo di farla sposare con Achille. Nel momento in cui doveva essere sacrificata, la dea ne ebbe compassione e mise una cerva al suo posto. Quindi trasferì la vergine nel paese della Tauride, retta dal re, suo devoto, Toante, che usava compiere sacrifici umani. Quando poi, giunse in quei naufrago Oreste, spinto dalle furie, e questi doveva perciò essere sacrificato, fu riconosciuto e liberato dalla stessa sorella Ifigenia, con il quale lei fuggì non molto tempo dopo, morto Toante, portando via l'immagine di Artemide con sé, e nascondendola in un fascio di legna. Arrivati in Italia , si stabilirono nel ...
ARTEMIDE, GIRL POWER
Artemide è una dea dell'antica religione greca che i romani identificavano con Diana. Figlia di Zeus e Leto, un titanide. Sorella gemella di Apollo, è la dea della natura selvaggia e della caccia: Omero la chiama "signora degli animali selvatici" o "sovrana degli animali". Simbolo della verginità femminile, Artemide visse solo avventure disastrose con gli uomini, ad esempio con il giovane Atteone. Sotto il nome di Eileithya (o Ilythia), presiedeva alle consegne felici ed era venerata dalle madri. Nella religione greca, personifica la Luna. Il suo sposo nel mondo degli dei è Endimione e i suoi figli sono le Amazzoni. Nella mitologia romana, Diana è la dea secondaria del pantheon romano. È la dea della caccia e della luna (suo fratello gemello Apollo è il dio del sole). Diana è anche la protettrice delle donne (le vergini bianche con Atena). È anche la custode di sorgenti e ruscelli. I suoi ...
…UN CAOS! – IV – CRONOS E REA
Crono è ormai il padrone indiscusso dell'universo, ma nella sua mente riecheggiano le terribili parole del padre Urano. Rea partorisce una bambina, ma un nuovo atroce delitto è destinato a macchiare per sempre anche il nuovo regno ...