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ENEA E I SUOI DISCENDENTI
Enea, eroe leggendario della cultura romana e fondatore di Roma, visto attraverso varie fonti storiche e letterarie. Analizzando le sue gesta, il suo ruolo nella storia e nella mitologia romana, nonché le sue relazioni con divinità come Venere e Giove, si delinea l'eredità di Enea attraverso i suoi discendenti, come Ascanio e Bruto di Britannia, evidenziando la sua influenza sulla storia e sulla mitologia europea. Proprio il legame tra Enea e la fondazione sia di Roma che della Gran Bretagna, evidenzia il suo ruolo come prototipo degli eroi della tradizione europea, come la figura anglo-romana di Re Artù ...
POMONA
Pomona era la dea dei frutteti e degli alberi da frutto, che, secondo Ovidio, non si cura dei boschi o dei ruscelli, ma ama i suoi giardini e i rami che portano il frutto rigoglioso. Pomona, che simboleggia l'autunno, è rappresentata come una bella fanciulla, carica di rami di alberi da frutto ...
PICUMNUS E PILUMNUS
Picumno e Pilumno erano due divinità domestiche dei romani, proteggevano specialimente dei neonati ...
LA VERITÀ VI PREGO SULLA ROMA DEI RE
Cosa c’è di vero in tutte le storie sulla prima monarchia romana? Possiamo discernere tra tutto questo materiale l’elemento leggendario da quello storico? Anche gli scrittori più antichi si ponevano questi stessi problemi, poiché anche per il loro spirito critico era insoddisfacenti. Occorre cercare di ricostruire un tessuto storico credibile affidandoci al confronto fra le fonti, all’archeologia e perfino alla linguistica ...
TARQUINIO IL SUPERBO: MACBETH IN CAMPIDOGLIO
Tarquinio il Superbo è l’ultimo re di Roma: Il suo regno fu segnato da un profondo disprezzo del popolo e portò alla caduta della regalità a Roma. Figlio di un ex re, Tarquinio il Vecchio, era sposato con Tullia, figlia dell'allora re, Servio Tullio. Questa donna ambiziosa e avida aspirava a salire al trono di cui godeva suo padre. Plagiò suo marito e lo ha esortò a prendere il trono. Tarquinio un giorno irrompe nel foro e si proclama re. Quando Servio apprende la notizia, va incontro al genero e gli inveisce contro: Tarquinio si vendica afferrandolo e gettandolo dall'alto di una scala. Arrivato in fondo, viene assassinato dalle guardie ai suoi ordini. Ha ora quindi carta bianca per esercitare il potere.Tarquinio regnerà con il terrore e inorridirà il popolo con i suoi crimini: infatti per questo gli daranno il nome di "Tarquinio il Superbo". Il figlio di Tarquinio, Sesto, ...
TULLIO OSTILIO, IL RE RAMBO
Tullo Ostilio è il leggendario terzo re di Roma. Succede al re Numa Pompilio. Conduce la guerra contro Albalonga, durante la quale si svolge l'episodio della lotta fra gli Orazi contro i Curiazi. Alba, vinta viene rasa al suolo e i suoi abitanti vengono deportati sul colle romano del Celio, aumentando la popolazione della città. Di conseguenza, i nobili albani possono sedere nel Senato romano, che all'epoca riuniva le più importanti famiglie ...
NUMA POMPILIO: UN PO’ RE, UN PO’ PAPA
La storia di Numa Pompilio, il leggendario secondo re di Roma, successore di Romolo. Egli organizza la nuova città dandole delle leggi. Profondamente religioso, costruì il tempio di Giano Bifronte le cui porte erano chiuse in tempo di pace e aperte in tempo di guerra e quello di Vesta dove era custodito il sacro fuoco della città sotto la protezione delle vestali. Organizza il culto degli dèi nazionali, creando collegi di sacerdoti, con i Flamini, il Pontefice Massimo e i Salii e fissando il numero e la data delle feste. Crea il calendario romano con dodici mesi lunari. Per i romani il suo regno appare come un'età dell'oro ...
AB URBE CONDITA: ROMOLO
Romolo, il primo re, e suoi guerrieri non hanno mogli: quindi decidono di invitare i vicini, i Sabini, a una festa. Chiudono le porte, fanno ubriacare gli uomini, poi li uccidono e si tengono le loro donne. Tito Tazio, re dei Sabini, dichiara allora guerra ai Romani, conflitto che dura fino a quando le Sabine stesse pacificano le parti. Tito Tazio e Romolo condivideranno quindi la regalità per cinque anni. Alla sua morte, Tito Tazio viene solennemente sepolto sul monte Aventino.Livio racconta anche la morte di Romolo: in un turbine di nubi e lampi, fu innalzato al cielo: è l'Apoteosi sua e del futuro di Roma ...
LA LEGGENDA DI ROMA
Le leggende più antiche della primissima tradizione romana: l’arrivo di Enea nel Lazio, l’amicizia e l’alleanza con Re Latino, il matrimonio con sua figlia Lavinia, la guerra contro Turno, il regno di Ascanio o Julo fino alla lotta fra Amulio e Numitore. Rea Silvia partorisce due gemelli, figli di Marte, che vengono dal tiranno gettati nel Tevere. Ma una lupa li trae in salvo e li allatta e il Pastore Faustolo li trova e li porta alla moglie Acca Larenzia, che li alleva. Cresciuti coi nomi di Romolo e Remo, rimettono sul trono Numitore e poi si allontanano, decisi a fondare una nuova città ...
GLI ETRUSCHI
La civiltà etrusca durò dal 900 a.C. al 27 a.C. circa ed era una cultura nell'antica Italia. I romani chiamavano il popolo Etrusci o Tusci. Gli antichi greci li chiamavano Tyrrhenoi o Tyrrsenoi. Gli Etruschi si chiamavano Rasenna. La civiltà etrusca ebbe inizio nella preistoria. Vivevano in un'area che comprendeva la Toscana moderna, ma era più grande. Al loro apice avevano tre confederazioni (come gli stati moderni): Etruria, Lazio, Pianura Padana e Campania. Gli Etruschi governarono Roma fino al 396 a.C ...
IL DIO SATURNO
Saturno era il dio romano padre di Giove e aveva un tempio ai piedi del Campidoglio. Dio della ricchezza, dell'agricoltura, della liberazione, del tempo e uno dei più antichi sovrani del Lazio. Era lo sposo di Opi e il padre degli dei romani Giove, Nettuno, Plutone, Giunone, Cerere e Vesta. Si dice che a lui fosse da attribuirsi il primo dominio latino su Roma e l'Italia ...