Tag: Mediterraneo
GIOVIANO E I BARBARI ALLE PORTE
Il successore di Giuliano fu, Gioviano(363-364), scelto dall'esercito e dichiarato imperatore. La prima cosa che fece Gioviano fu quella di negoziare un'umiliante pace con i persiani per abbandonare tutti i territori persiani conquistati dal tempo di Diocleziano più di 60 anni prima. Quando poi Gioviano si mise in viaggio per Costantinopoli, rimase soffocato in un incidente piuttosto strano, quando un braciere fu lasciato acceso nella sua camera da letto. Il suo regno era durato solo sette mesi. Intanto i barbari erano ormai quasi alle porta di Roma e i successivi cinquanta anni sarebbero stati decisivi per l'Impero ...
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AURELIANO: IL SOLE INVINCIBILE
Aureliano intraprese una campagna contro la famosa Zenobia, regina di Palmira. In lei trovò un degno avversario, la cui abilità politica era resa più brillante dalla sua giustizia e dal suo coraggio. Sconfitta sul campo, si fortificò a Palmira, che fu presa dopo un assedio e distrutta. Zenobia fu trasportata a Roma, dove accolse il trionfo del suo conquistatore, ma in seguito le fu concesso di ritirarsi a vita privata. Aureliano fu il primo a costruire le mura di Roma nella loro posizione attuale ...
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L’ECONOMIA NELL’IMPERO TRA IL Iº E IL IIº SECOLO
L'economia dell'Impero è favorita dalla romanizzazione delle province. La Gallia diventa il centro dell'agricoltura in Occidente, la Spagna è un grande esportatore di alimenti e metalli. L'Africa fornisce beni pregiati, grano, schiavi e belve feroci per gli spettacoli del Circo. L'industria non riesce davvero a svilupparsi, come in tutta l'antichità, per via della disponibilità di schiavi. L'Oriente ha una superiorità economica superiore all'Occidente, fornendo prodotti artigianali di squisita fattura e merci preziose, oltre a far da tramite negli scambi con l'India e la Cina. Ma il risultato è che l'Occidente si impoverisce per via della concorrenza delle province e l'Italia ne soffre grandemente. La bilancia commerciale è spesso in deficit e i tributi degli stati sottomessi non bastano a colmare il deficit. A ciò si aggiunge la diffusione della malaria e il calo demografico. Intere aree geografiche d'Italia si spopolano, con conseguente abbandono delle campagne e diffusione del latifondo. I ...
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LA PESCA
La pesca nell'Antica Grecia era un'attività molto praticata, ma di produzione limitata, a causa delle tecniche primitive utilizzate, ragion per cui mangiare pesce era molto caro e solo i più ricchi potevano permetterselo davvero. Nella maggior parte dei casi i pescatori non si allontanavano troppo dalla costa, ma c'era anche chi si spingeva fino in mare aperto. Un grande trattato di pesca dell'Antichità ci è punto grazie al poeta Oliano, vissuto sotto Marco Aurelio ...
PRIMA DI COLOMBO E DI MAGELLANO: PITEA L’ESPLORATORE DELL’ANTICHITÀ
Pitea il Massaliota (in greco antico, Πυθέας ὁ Μασσαλιώτης) è stato un astronomo greco, considerato uno dei primi esploratori scientifici a lasciare traccia nella storia. Pitea compì un viaggio nei mari dell'Europa settentrionale intorno al 325 a.C., ma il suo resoconto, noto nell'antichità, non si è conservato. Oggi è solo parzialmente rivelato negli scritti di alcuni autori, soprattutto Strabone e Plinio il Vecchio. È il primo autore antico di cui si abbia notizia ad aver descritto, tra l'altro, i fenomeni polari, le maree e lo stile di vita delle popolazioni del Nord Europa. Pitea menziona l'isola di Thule e la sua descrizione delle maree è il primo testo che suggerisce la luna come causa ...
NON SOLO I CARAIBI: I PIRATI NELLA GRECIA CLASSICA
La pirateria nel Mediterraneo antico è il primo esempio di criminalità marittima, cioé attacchi di imbarcazioni da parte di gruppi navali armati. Fin dall'inizio della storia, si sono registrate ondate di pirateria nel Mediterraneo orientale, legate al commercio. La pirateria era un metodo per ottenere ricchezze e schiavi, sfruttato da quasi tutti i paesi delle coste antiche: dalla preistoria alle popolazioni etrusche fino agli antichi greci. L'egemonia delle varie potenze si rifletteva nella pirateria, poiché esse la limitavano temporaneamente ma non la sradicavano. La pirateria marittima nel Mediterraneo fu completamente eliminata solo nel I secolo a.C., durante l'egemonia romana ...
MUOVERSI NELL’ANTICA GRECIA: TRASPORTI E STRADE
Nonostante fossero circondati dal mare, i Greci spesso dovettero dipendere dai viaggi via terra, difficili, lunghi e costosi. Il terreno era accidentato e montuoso e le strade insufficienti, per cui ci si limitava a viaggiare sulle brevi distanze. Il cavallo era fondamentale, anche per trainare i carri. I cavalli selvaggi erano rari nella maggior parte della Grecia, tranne che in Tessaglia. Glii antichi raramente utilizzavano cavalli, usati più dall'esercito. L’alternativa più economica era l’asino o il mulo. Altrimenti si andava a piedi ...