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LIBITINA
Libitina era la dea che presiedeva ai funerali. Questa divinità era identificata con Venere, forse perché gli antichi ritenevano che il potere dell'amore si estendesse anche ai regni della morte. Il suo tempio a Roma, eretto da Servio Tullio, conteneva tutto il necessario per i funerali, e il materiale poteva essere acquistato o noleggiato. In questo tempio, veniva tenuto un registro di tutti i decessi avvenuti nella città di Roma, e per accertare il tasso di mortalità, veniva pagato una tassa in denaro per ordine di Servio Tullio, alla morte di ogni persona ...
PICUS
Pico, figlio di Saturno e padre di Fauno, era una divinità dei boschi, dotata di poteri profetici. Un antico mito narra che Pico fosse un bel giovane, unito a una ninfa chiamata Canente. La maga Circe, infatuata della sua bellezza, cercò di assicurarsi il suo amore, ma lui rifiutò le sue avances, e lei, per vendetta, lo trasformò in un picchio, sotto la quale forma conservava ancora i suoi poteri di profezia. Pico è rappresentato come un giovane, con un picchio appollaiato sulla testa, uccello che da allora in poi fu considerato in possesso del potere della profezia ...
FLORA
Flora era la dea dei fiori ed era considerata un potere benefico, che vegliava e proteggeva la primi fioritura. Era tenuta in massima considerazione dai romani e una festa, chiamata Floralia, veniva celebrata in suo onore dal 28 aprile al 1 maggio. Questa festa era un'occasione di allegria universale, in cui i fiori erano usati abbondantemente per adornare case, strade, ecc., e venivano indossati dalle ragazze tra i capelli. Flora, che caratterizzava la stagione della primavera, è generalmente rappresentata come una bella fanciulla, inghirlandata di fiori ...
ESTIA: LA TREDICESIMA DEA
Hestia (in greco: Έστία) era nella mitologia greca la dea vergine dell'attenzione, dell'architettura, della famiglia, della politica e della casa. Faceva parte della prima generazione di dèi, poiché era figlia di Crono e Rea; per questo motivo era anche una delle dee dell'età dei primi numi olimpici, e aveva come fratelli Demetra, Era, Ade, Posidone e Zeus. Nella mitologia romana Vesta era simile a Estia, come scriveva anche Cicerone nel De Natura Deorum. Poiché il nome Vesta deriva appunto dal Greco (poiché essa era detta anche Estia), la sua protezione era riservata agli altari e ai focolari, e così in lei era incarnata la dea custode delle cose più intime, ed era l'ultimo nume invocato in ogni preghiera e sacrificio ...
TERMINUS
Terminus (in latino “il termine”) è una divinità romana custode dei terminali. Figlio di Giove, è talvolta assimilato al padre con il nome di Giove Terminus. Fu rappresentato prima nella figura di una grande pietra quadrangolare o di un ceppo e poi, in seguito, gli fu data una testa umana posta su un terminale piramidale (termine) che fungeva da limite per gli individui o per lo Stato. Era sempre senza braccia e senza piedi, così che non poteva cambiare posto. Nella mitologia greca, un ruolo simile è svolto da Hermes, guardiano delle strade e dei crocevia ...
GIANO: IL DIO BIFRONTE
Giano è il dio romano dell'inizio e della fine, delle scelte, del passaggio e delle porte. È bifrons ("bifronte") e rappresentato con una faccia rivolta al passato, l'altra al futuro. Si festeggia il 1 gennaio. Il suo mese, gennaio ("gennaio"), segna l'inizio della fine dell'anno nel calendario romano. Il suo tempio si trova sul foro di Roma. È ritualmente aperto in tempo di guerra e chiuso in tempo di pace. A lui è dedicato uno dei colli di Roma, il Gianicolo. È un dio di prim'ordine nella gerarchia religiosa romana, l'unico con Jovis - Giove e Marte - Marspiter ad essere qualificato come "Dio padre", Januspater ...
NUMA POMPILIO: UN PO’ RE, UN PO’ PAPA
La storia di Numa Pompilio, il leggendario secondo re di Roma, successore di Romolo. Egli organizza la nuova città dandole delle leggi. Profondamente religioso, costruì il tempio di Giano Bifronte le cui porte erano chiuse in tempo di pace e aperte in tempo di guerra e quello di Vesta dove era custodito il sacro fuoco della città sotto la protezione delle vestali. Organizza il culto degli dèi nazionali, creando collegi di sacerdoti, con i Flamini, il Pontefice Massimo e i Salii e fissando il numero e la data delle feste. Crea il calendario romano con dodici mesi lunari. Per i romani il suo regno appare come un'età dell'oro ...