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PARTY NIGHT NELL”ANTICA ROMA
Nell'antica Roma, le celebrazioni domestiche erano importanti per mostrare la propria casa e posizione sociale. Le cene erano occasione per annunciarsi pubblicamente e ospitare clienti trattati come ospiti di seconda categoria. Le famiglie più ricche potevano permettersi sale da pranzo sia estive che invernali. Le cene includevano spettacoli teatrali, danze e poesie recitate dagli uomini. Gli archeologi hanno scoperto la più antica scrittura romana in latino realizzata da una donna durante una festa di compleanno. Per le cene venivano utilizzate posate raffinate e stoviglie di pregio, con l'argento e il peltro come materiali comuni. La ceramica, appena inventata in Egitto, era molto ricercata. Apicio, nel IV secolo, scrisse un libro di cucina in cui usava il miele, l'aceto e la salsa di pesce come esaltatori di sapidità nei piatti. I Romani avevano accesso a spezie esotiche provenienti dall'Oriente, e il garum, una salsa di pesce fermentato, era popolare nella cucina ...
GLI SPETTACOLI NELL’ANTICA ROMA
I Giochi (in latino: Ludi; sing. ludus) erano spettacoli pubblici per il popolo romano, integrati nelle feste religiose romane o esibiti nell'ambito del culto imperiale. I primi giochi erano corse di cavalli nei circhi (ludi circenses). Successivamente entrarono a far parte delle feste spettacoli con animali feroci (venationes) e rappresentazioni teatrali (giochi scenici; ludi scaenici). I giorni in cui si svolgevano i giochi erano quelli festivi, nei quali non era consentito intrattenere affari. Durante il periodo imperiale, il numero totale di giornate dedicate annualmente a questo tipo di intrattenimento ammontava a 135. Sebbene il loro valore ricreativo possa aver prevalso sul sentimento religioso, anche durante la tarda antichità i giochi erano visti come parte integrante della venerazione delle divinità tradizionali, motivo per cui i Padri della Chiesa invitavano i primi cristiani a non partecipare ai festeggiamenti ...