Tag: Vestali
CAMENE
Le Camene erano ninfe profetiche tenute in grande venerazione dagli antichi Italici. Erano in numero di quattro, le più note delle quali sono Carmenta ed Egeria. Carmenta fu celebrata come madre di Evandro, che guidò in Italia una colonia arcadica e fondò una città sul fiume Tevere, che fu poi incorporata alla città di Roma. Si dice che Evandro sia stato il primo a introdurre in Italia l'arte e la civiltà greca, e anche il culto delle divinità greche. Un tempio fu eretto a Carmenta sul Campidoglio e l'11 gennaio si celebrava in suo onore una festa, chiamata Carmentalia. Si dice che Egeria abbia iniziato Numa Pompilio alle forme di culto religioso, che introdusse tra il suo popolo. Era considerata donatrice di vita, e veniva quindi invocata dalle donne prima della nascita dei loro figli. Le Camene sono spesso identificati dagli scrittori romani con le Muse ...
TIBERINUS: IL BIONDO TEVERE
Gli abitanti della città di Roma veneravano il fiume Tevere. Il fiume giocava un ruolo importante nella vita cittadina dell'antica Roma, poiché rendeva fertile la terra. L'aspetto devastante delle inondazioni, rendeva questo fiume anche temuto dagli abitanti. Sono dunque questi due aspetti, benefico e malefico, che incitano gli uomini di questa regione ad associare tale elemento ad un dio. Questo dio si chiama Tiberinus. La statua del dio Tiberinus rappresenta un vecchio barbuto sdraiato. C'è una somiglianza con il dio del Nilo chiamato Hapy ...
CONSO
Consus era il dio del consiglio segreto. I romani credevano che quando un'idea si sviluppava spontaneamente nella mente di un individuo, fosse Consus a suggerirla. Ciò valeva, tuttavia, più in particolare per i piani che risultavano soddisfacenti. A questa divinità fu eretto un altare sul Circo Massimo, che fu tenuto sempre coperto, tranne che durante la sua festa, la Consualia, che si celebrava il 18 agosto ...
ESTIA: LA TREDICESIMA DEA
Hestia (in greco: Έστία) era nella mitologia greca la dea vergine dell'attenzione, dell'architettura, della famiglia, della politica e della casa. Faceva parte della prima generazione di dèi, poiché era figlia di Crono e Rea; per questo motivo era anche una delle dee dell'età dei primi numi olimpici, e aveva come fratelli Demetra, Era, Ade, Posidone e Zeus. Nella mitologia romana Vesta era simile a Estia, come scriveva anche Cicerone nel De Natura Deorum. Poiché il nome Vesta deriva appunto dal Greco (poiché essa era detta anche Estia), la sua protezione era riservata agli altari e ai focolari, e così in lei era incarnata la dea custode delle cose più intime, ed era l'ultimo nume invocato in ogni preghiera e sacrificio ...