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ATTILA CONTRO EZIO: IL NEMICO ALLE PORTE
Gli Unni in questo periodo erano governati da Attila, "il flagello di Dio". Il ritratto di questo fiero e selvaggio condottiero viene di solito dalla tradizione così dipinto. I suoi lineamenti portavano il segno della sua origine orientale. Aveva una testa grande, una carnagione scura, occhi piccoli e profondi, un naso piatto, pochi peli al posto della barba, spalle larghe e un corpo corto e squadrato, di forza energica ma di forma sproporzionata. Si dice che quest'uomo comandasse a suo piacimento un esercito di oltre mezzo milione di uomini. Quando ricevette dal figlio di Clodio l'invito a interferire negli affari della Gallia, Attila stava già meditando di invadere sia l'Impero d'Occidente che quello d'Oriente; ma la prospettiva di un alleato in Gallia, con l'opportunità di attaccare successivamente l'Italia da ovest, era troppo favorevole per essere trascurata. Una marcia di seicento miglia portò gli Unni fino al Reno. Attraversato questo fiume, ...
VALENTE, GLI UNNI E I VISIGOTI
A Valentiano successe Graziano, (375-383) che regnò in Occidente con Valentiniano II. Egli scoraggiò il paganesimo e sotto di lui il cristianesimo fece rapidi passi avanti. Suo zio Valente fu ucciso in una battaglia contro i Goti; ma l'Impero d'Oriente e quello d'Occidente erano ormai così completamente separati che Graziano non tentò mai di diventare l'unico sovrano, ma nominerà poi Teodosio sul trono vuoto. Graziano, come molti dei suoi predecessori, fu assassinato. Intanto i barbari, soprattutto gli Unni, premono ai confini dell'Impero ...